Cos’è e a cosa serve l’INAIL? La guida completa

La tutela e la sicurezza sul posto di lavoro sono di grande importanza nell’ordinamento di una nazione, come la nostra, fondata sul lavoro. Ad occuparsene spetta all’INAIL, un ente pubblico istituito su base volontaria nel 1883 e istituzionalizzato nel 1898, oggi di grande rilevanza anche sul piano della prevenzione.

Di cosa si occupa l’INAIL?

L’Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro è un Ente pubblico non economico, che gestisce l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

L’intervento dell’INAIL parte già dalla prevenzione attiva, con lo studio delle situazioni a rischio e gli interventi di prevenzioni sul posto di lavoro, fino alle prestazioni sanitarie ed economiche in caso di infortunio, alle cure, alla riabilitazione a al reinserimento nella vita sociale e lavorativa.

Al fine di ridurre la diffusione degli incidenti in ambito lavorativo, l’INAIL prumuove la ricerca finalizzata alla prevenzione e alla sicurezza sul posto di lavoro, ma anche il monitoraggio continuo dell’andamento dell’occupazione e degli infortuni. Non mancano iniziative sul piano della formazione e consulenza in materia di prevenzione alle piccole e medie imprese e agli organi di controllo.

L’assicurazione è obbligatoria?

Tutti i lavoratori sono tenuti ad assicurarsi contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Si tratta infatti di un’assicurazione sociale obbligatoria diretta a tutelare il lavoratore compre previsto dalla Costituzione (art. 38, comma 2) e disciplinata dal Testo Unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali approvato con d.p.r. 30 giugno 1965, n. 1124 e ss.mm.ii., così come integrato dal D.lgs. n.38/2000.

In caso di infortunio o malattia che costringa il lavoratore a sospendere il lavoro, quest’ultimo può usufruire di prestazioni sanitarie relative alle prime cure, prestazioni economiche e forniture di apparecchi di protesi.

Al contempo, l’assicurazione esonera il datore di lavoro dalla responsabilità civile conseguente all’evento lesivo subito dai propri dipendenti, salvo i casi in cui, in sede penale o, se occorre, in sede civile, sia riconosciuta la sua responsabilità per reato commesso con violazione delle norme di prevenzione e igiene sul lavoro.

Come funziona l’ssicurazione?

Il pagamento del premio assicurativo spetta al datore di lavoro, all’artigiano senza dipendenti o al lavoratore autonomo dell’agricoltura.

Il sistema introdotto dal decreto legislativo 38/2000 prevede il versamento annuale di una somma che viene calcolata moltiplicando il tasso corrispondente all’effettivo rischio cui sono sottoposti i soggetti assicurati ed un millesimo delle loro retribuzioni complessive. Le tariffe variano in base all’attività lavorativa svolta ed al settore di appartenenza. L’INAIL le suddivide in quattro macrogruppi: artigianato, industria, terziario, altre attività.

Il versamento del premio assicurativo è necessario per far sì che l’INAIL possa assumersi l’onere economico di sostenere i lavoratori sia per quanto riguarda l’inabilità temporanea assoluta (cioè il periodo di astensione dal lavoro), sia l’eventuale invalidità permanente residuata.

Per verificare che il premio assicurativo venga effettivamente versato, l’INAIL effettua delle verifiche anche con il coordinamento dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), del Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro (SPSAL), delle Direzioni regionali del lavoro, direzioni territoriali del lavoro e dei carabinieri del nucleo per la tutela del lavoro e alla Guardia di finanza per accentrare l’attività ispettiva nei confronti delle aziende.

Anche qualora il datore di lavoro (tenuto per legge) non procede al versamento dei premi di assicurazione, il lavoratore può comunque accedere alla tutela da parte dell’INAIL. Il pagamento del premio esonera in genere dalla responsabilità civile il datore di lavoro, tenuto a risponderne solo in caso di colpa riconosciuta con sentenza definitiva del giudice.

E gli infortuni domestici?

A partire dal 2001 l’INAIL ha esteso la sua tutela anche a casalinghe, studenti, pensionati e cittadini senza occupazione, tenuti ad assicurarsi per un importo fissato in € 24,00 annui.

La polizza assicurativa contro gli infortuni domestici si rivolge a tutte quelle persone,  donne e uomini tra i 18 ed i 67 anni, che svolgono, a titolo gratuito e senza vincolo di subordinazione, un’attività rivolta alla cura dei componenti della famiglia e dell’ambiente in cui dimorano, in modo abituale ed esclusivo. All’interno di una stessa famiglia possono sottoscrivere l’assicurazione più persone (ad esempio: madre e figlia).

Anche i lavoratori stagionali o che svolgono un’attività lavorativa che non copre l’intero anno, sono tenuti a versare il premio assicurativo nei mesi in cui restano scoperti dall’assicurazione lavorativa. Tuttavia, la quota deve essere versata per intero, anche se la copertura assicurativa è valida solo nei periodi in cui non è svolta altra attività lavorativa.

Lo Sportello Virtuale Lavoratori presente sul sito dell’INAIL, consentirà agli infortunati di consultare in tempo reale i dati anagrafici, lo stato della pratica, le modalità di pagamento, i pagamenti e il Cud.

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