Rifiutare un Voto ad un Esame: i Pro e i Contro

Durante la propria carriera universitaria ogni studente dovrà prima o poi cimentarsi con un esame difficile o con qualche problema che porta ad una prestazione mediocre.

Può capitare, infatti, di sentirsi male il giorno prima di un esame, che l’automobile si rompa o che i mezzi pubblici facciano ritardo: tutte situazioni che, in un modo o nell’altro, potrebbero portare ad uno stato di stress che si riversa sulla prestazione d’esame.

O ancora, uno stato d’ansia può pregiudicare l’andamento di un esame portando a doversi misurare con una domanda: rifiutare o accettare un voto?

Vediamo quali possono essere le motivazioni che portano a dover rifiutare un voto di un esame universitario e quali sono i pro e i contro di tale scelta.

Le motivazioni più diffuse

A portare alla scelta di rifiutare voti di esami universitari sono motivazioni spesso legate ad aspetti caratteriali propri dello studente:

  • ambizione;
  • delusione;
  • insoddisfazione;
  • paura di rovinare la media;
  • consapevolezza di poter dare di più.

Queste elencate sono solo alcune delle motivazioni che spingono uno studente a rifiutare un voto, senza tener conto che molte altre motivazioni sono frutto di un ragionamento ponderato e di varie considerazioni.

In linea molto generale, però, dover dire di no ad un risultato d’esame è sinonimo di ambizione e insoddisfazione. Molti studenti vedono un risultato come indicatore della propria bravura quando questo, in alcuni casi, non è.

Se, per esempio, si ha una media degli esami universitari che si aggira intorno al 27 e oltre, di certo dover prendere un voto come 18 porterebbe ad un calo della stessa; ma se tutti gli altri esami sono andati molto bene, perché un voto basso dovrebbe rappresentare un indice di poca bravura?

E poi, chi ha detto che nessun esame deve andar male?

Ci sono delle condizioni esterne che condizionano molto l’andamento di un esame, come detto poco fa, e pertanto ne pregiudica l’andamento, ma di certo non pregiudica la bravura di uno studente.

E ancora… La consapevolezza di poter dare di più, di poter fare del proprio meglio, di poter osare quando non si è riusciti a dare il massimo, è senza alcun dubbio un motivo che può portare alla rinuncia di un voto d’esame. Magari non ci si è riusciti a concentrarsi abbastanza durante le proprie giornate di studio, così come può esser capitato di dover preparare l’esame in poco tempo.

Sono molti, poi, gli studenti che svolgono università e lavoro contemporaneamente e che, dunque, non trovano il tempo necessario per preparare un esame.

Detto ciò proviamo ora ad analizzare i pro e i contro di una rinuncia di un voto d’esame in linea con quanto appena detto a proposito delle motivazioni.

Quali pro

I vantaggi del rifiuto di un voto sono legati a fattori come:

  • la media voti;
  • la possibilità di poter dare di più;
  • un appello vicino per poter riprovare.

La media voti è quel fattore che determina il voto finale di laurea che, soprattutto per chi vuole subito trovare lavoro dopo la laurea, ci presenta agli occhi del datore di lavoro e/o di chi si occupa della selezione del personale.

Un voto finale pari o superiore a 105 su 110 permette, poi, di ottenere un bonus per i punteggi relativi ai concorsi pubblici. Potrebbe, dunque, essere un pro la media voti se vista in quest’ottica lavorativa.

Può, d’altro canto, capitare di dover rifiutare un voto d’esame scritto perché fa media col voto dell’orale. Partendo con un basso voto allo scritto ottenere il voto desiderato diventa molto difficile.

Così come se dopo due settimane dall’esame vi è un altro appello, si può agevolmente rifiutare il voto in modo da ripetere meglio durante il periodo che separa i due appelli e riprovare con maggiore possibilità di successo.

Quali contro

Tra gli svantaggi della rinuncia ad un voto possiamo sicuramente far riferimento a:

  • rallentamento della carriera universitaria;
  • rallentamento nello studio degli altri esami.

Dover rifiutare un esame universitario potrebbe rallentare tutto il percorso di laurea così come quella di precludersi la possibilità di darne un altro durante la stessa sessione.

Tale svantaggio si presenta in particolar modo nel caso di esami propedeutici, quegli esami che se non dati in un certo periodo non consentono di farne altri. È il caso di alcuni esami a più moduli che, proprio per tale conformazione, sono concatenati e senza aver studiato la prima parte non si potrebbe nemmeno capire la seconda.

Questo il quadro generale che riguarda la scelta di dover o non accettare un voto. Scrivici nei commenti la tua esperienza e le tue motivazioni.


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