Storia di Caserta dalla nascita ad oggi
Conosci la storia di Caserta e dintorni?
Se vivi nell’omonimo capoluogo della provincia campana o nelle zone limitrofe, ma anche se sei un semplice turista amante delle gite in Campania, in questo articolo troverai tutte le informazioni utili sulla storia della città: dalla nascita fino ai giorni nostri.
Una vera e propria guida su Caserta città e e non solo, degna delle migliori ricerche realizzate consultando i tanti volumi delle biblioteche storiche del luogo.
Ti interessa saperne di più? Allora entriamo subito nel merito e andiamo a conoscere le origini e l’evoluzione della storia di Caserta.
Caserta: storia in breve
Dall’origine del nome del Comune di Caserta all’età contemporanea, passando per la storia del luogo simbolo della città: la famosa Reggia di Caserta. Tutto questo e molto altro ti aspetta nei prossimi paragrafi. Buona lettura.
Caserta: dove si trova e da dove prende il nome
Il nome Caserta deriva dal latino Casa hirta (Casa Erta), riconducibile al fatto che durante il Medioevo l’antico centro urbano nel quale la città sorgeva, ovvero Casertavecchia, si trovava in posizione elevata rispetto alla pianura circostante.
Non a caso, infatti, l’enciclopedia Treccani sulla storia di Caserta racconta che:
«Le origini dell’odierna Caserta vanno ricercate in una borgata che sorge a nord est della città, e a circa 7 km. di distanza, cioè nella piccola borgata di Casertavecchia, che, a 400 m. s. m., si trova sul pendio del Monte Virgo (620 m.), in quel gruppo di alture che è compreso fra il Monte Tifata e il Monte Longano e al quale alcuni danno per l’appunto il nome di monti di Caserta, ma che i più (comprendendo il Tifata stesso) distinguono col nome di monti Tifatini.
Casertavecchia è ora un minuscolo centro abitato (257 ab.), frazione del comune stesso di Caserta; la nuova Caserta sorse nel piano, al posto dell’antico villaggio della Torre; essa si sviluppò a scapito del vecchio centro, da cui scese, col nome del paese, una parte della popolazione e in cui finirono col trasferirsi (nel 1842) i vescovi di Caserta, i quali avevano pur essi abbandonato il vecchio paese oramai in piena decadenza, ma si erano per lungo tempo fermati nel casale di Falciano, in prossimità del villaggio della Torre».
Detto questo, chiarita l’origine del nome e fatte tutte le doverose premesse del caso, andiamo adesso a scoprire come si è evoluta la storia di Caserta e provincia dall’età antica ad oggi.
Primi abitanti Caserta città Storia della città: età antica e medievale
Le origini della città sono antiche, ma quali furono i primi abitanti di Caserta città?
Alcuni fanno risalire le sue origini agli Osci, altri ai Sanniti. Di certo sappiamo che fu una necropoli del V secolo a.C. e che intorno al 423 a.C. venne completamente popolata dai Sanniti sotto il nome di Calatia (o Galatia). Finché subì una frammentazione del proprio territorio, a seguito della condanna all’esproprio e centuriazione dovuta all’essersi schierata in favore di Annibale contro i romani nel 211 a.C.
Sino alla caduta dell’Impero Romano, dopo il 476 d.C., Galatia rimase una colonia. Con le successive invasioni barbariche la città cominciò il suo lento declino sino alla devastante distruzione dell’863 d.C. ad opera di Pandone il Rapace.
A seguito di tali avvenimenti, i suoi abitanti ripararono sulle alture limitrofe. Lo stesso Pandone fece costruire una torre come simbolo di conquista, attorno alla quale in epoca longobarda si formò il nucleo urbano.
Tutto il periodo della dominazione longobarda nella storia di Caserta, fu interessato da violente lotte di successione. La città fu a lungo contesa dai principati vicini di Napoli, Salerno e Capua, restando a quest’ultima nell’879. Successivamente il regno passò nelle mani degli Svevi, degli Angioini poi di Alfonso V d’Aragona.
Storia della città moderna
Un importante periodo di svolta per la storia di Caserta, ebbe inizi nel 1509. Anno in cui Caterina Della Ratta sposò Andrea Matteo Acquaviva, uno dei feudatari più ricchi del regno, nonché duca d’Atri e conte di Conversano. Seguì anche il matrimonio fra il nipote Giulio Antonio e la pronipote della contessa di Caserta, Anna Gambacorta. Avvenimenti che segnarono l’inizio della Signoria degli Acquaviva, che contraddistinguerà la zona fino al 1634, segnando l’epoca di maggiore sviluppo del villaggio presso la torre e trasformando quella che era una contea in principato.
Ma la storia di Caserta ha attraversato anche periodi bui, come la grave peste che decimò la popolazione nel 1656. Altro periodo di maggiore splendore, invece, coincide con l’arrivo di Carlo di Borbone, a partire dal 1734. A lui si deve la riedificazione della città e la costruzione del Palazzo Reale di Caserta simbolo ancora oggi della città.
Ecco come descrive la Reggia di Caserta Wikipedia:
«La reggia di Caserta è un palazzo reale, con annesso un parco, ubicato a Caserta. È la residenza reale più grande al mondo per volume e i proprietari storici sono stati i Borbone di Napoli, oltre a un breve periodo in cui fu abitata dai Murat. Nel 1997 è stata dichiarata dall’UNESCO, insieme con l’acquedotto di Vanvitelli e il complesso di San Leucio, patrimonio dell’umanità».
In epoca contemporanea, la città di Caserta, duramente colpita nel corso della Seconda Guerra Mondiale, ha ricevuto due onorificenze:
- Medaglia di bronzo al Valor Militare;
- Medaglio d’oro al Merito Civile.
E con questo si conclude la guida Unicusano sulla storia di Caserta. Adesso ne sai certamente di più.